Il “Complotto” ha un nuovo partner: Dagospia all’attacco di Saviano

Ho avuto già modo di parlare di Don Peppino Diana, prete anticamorra ammazzato per aver parlato di Camorra ad un pubblico “troppo vasto” quello dei suoi concittadini di Casal Di Principe, dopo la sua morte, per affossare definitivamente il suo personaggio, molti giornali locali accusarono Don Peppino di essere un “Donnaiolo” uno sfigato.. un personaggio losco e cattivo.

Oggi accade una cosa simile, ma il personaggio attaccato è  molto più noto, si tratta di Roberto Saviano.

Dagospia lo definisce, sgrammaticato, un personaggio incapace di scrivere, che tuttavia capita a fagiuolo per gli interessi della Mondadori, dove causa passivo di bilancio, “aspettano San Saviano a mani giunte.”.

Il complotto si espande, Saviano deve essere crocifisso, se non lo possono ammazzare con le armi lo faranno con la sua stessa arma, le parole.

“Quei bravi ragazzi” – Simone di Meo & co.

500 euro a un giornalista ‘disagiato’ (?!)

di Monteiro Rossi – Tratto da Iustitia.it

Chissà se Simone Di Meo ha ubbidito ciecamente e senza porsi domande alle disposizioni che gli erano state impartite, oppure se il suo spirito di disciplina ha vacillato e come il personaggio di una celebre vignetta di Altan (uno speaker televisivo untuoso e foruncoloso) avrà pensato: “Vorrei sapere chi è il vero ispiratore delle cazzate che dico”.